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la stima e l'affetto all'Ordine» (Libro ma– stro Acta Provinciae Pedemont. Vol. 1 °, p 231-233, in Archiv. Convent. Monte Cap– puc.) cfr. S. 67. 75. 149. 158. 207. 209 : « Mi bastava fermarmi un poco con padre Ignazio per rifarmi da ogni noia e fastidio da cui in quel tempo ero soverchiato. Sono persuaso che se ora mi trovo ancora tra i vivi lo devo ai consigli, agli esempi e alle orazioni di lui » (P. Ermenegildo). Cfr. Vita, 103. Quali le impressioni di questo incidente sull'animo del padre Ignazio? « Pur nell'amore inesprimibile che egli nutriva per la sua Madre Religione, apparve sempre uguale, gioviale e lieto. Anzi, dalle sue parole potei concludere che ne aves– se piacere per esercizio della professata Regola tutta umiltà. Diceva infatti ai confratelli che quest'accidente promoveva il nostro stato re– ligioso» Sum. 149. 158. 25 Doc. 60; S. 102. 105. 236; Doc. 191, 31. 20 s. 208. 27 S. 218; Doc. 191, 31. 28 Doc. 190, 3. "" Doc. 5; Doc. 78; Doc. 138; Doc. 160. 30 Vita, pag. 343; Doc. 105: « Rispondeva che avrebbe potuto raccontarci molte belle cose, se non n'avesse avuto la proibizione dal medesimo padre Ignazio, essendo sicuro che sarebbe stato gravemente ripreso, qualora avesse parlato di tale argomento » (P. Giusep– pe da Carrù). 31 S. 271; e Doc. 01, 16 (del P. Alessandro da Buttigliera). Egli attesta di scrivere per suggerimento del padre Guardiano del Monte (Adeodato da Torino) che desiderava da lui un ,promemoria delle grazie più notevoli attri– buite alle benedizioni del padre Ignazio. Così nacque il Doc. 01 che esordisce con le parole: « Opera Dei revelare et confiteri honorificum est» (Tobia 12, 7). È una registrazione viva e calda come un taccuino di viaggio; rivela grande studio, direi anzi scrupolo di esattezza nei minimi particolari. S'inizia nel maggio 1763 e arriva al 1766, terminando con questo atto di umiltà: « Ma di queste e simili guari– gioni se ne potrebbe tessere un lungo cata– logo, se avessi procurato, quando le inten– devo, di tenerle a memoria... Ma ho trascurato di farlo: parte perché non ho la capacità per descrivere così degne azioni. .. le quali richieg– gono molta desterità, prudenza e maniera, massimamente per evitare le sinistre inter- 266 pretazioni che potrebbero farsi da chi viene interrogato...; parte perché, trovandosi quasi sempre presente lo stesso padre Ignazio, non conveniva fare interrogazioni alla sua pre– senza, e nemmeno di trattenermi e allontanar– mi da lui. E finalmente per non mostrare di andare in pesca dell'aura popolare, di voler magnificare le fimbrie dell'abito nostro. Ora però che l'obbedienza m'ha ordinato di farlo, sono andato notando in questi fogli nel mi– glior modo che la mia poca capacità mi ha permesso, quel tanto che mi è sovvenuto alia memoria, succeduto massimamente in questi ultimi anni, riserbandomi di soggiungere quel– lo che del passato mi ritornasse alla mente. E se per l'avvenire mi sarà continuato l'onore e vantaggio di essere destinato compagno suo, ,procurerò di star con maggior attenzione... e d'usar maggior diligenza per registrarli a maggior onore e gloria di Dio, della Vergine SS., del nostro S. Padre e a decoro dell'Or– dine nostro ». 32 s. 354. 33 S. 356 (P. Stanislao da Torino); cfr. Vita, 342-344. "' Doc. 247, 33. 35 Doc. 247, 56 . 30 S. 313; Summ. 216. 37 Doc. 247, 62; S. 318; Doc. 01: « Per strada sentivo dire specialmente daJ!e mamme ai loro figlioli: « Ecco il Padre, che ti ha libe– rato da1la febbre; ... ecco il Padre, che ti ha guarito; ... va a baciargli la mano». (P. Ales– sandro da Buttigliera). "" Doc. 1 bis, 20. 67; S. 144. 318; Summ. 269-71 : il poveretto si lamentava con padre Alessandro perché non lo avesse difeso né avvertito, e umiliato gemeva: Temo che, il Signore premiandomi con gli applausi del mondo in questa vita, mi voglia poi castigare nel!'altra. 3'J s. 311 . • 0 S. 333. " S. 318. 328; Doc. 191, 8. 27. •• Doc. 247, 58: Doc. 1 bis, 13. 91; Doc. 257, 1-4: In occasione di feste al Monte, sali– rono ancor altre volte a visitare la chiesa altri membri della famiglia reale e chiesero di par– lare al padre Ignazio. Allora fu più facile tro– varlo dietro la fila degli altri religiosi. S. 331 : alla cor.te reale. '" Doc. 1 bis, 14.
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