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del mio governo (1767) ho voluto che gli si facesse un ritratto per i religiosi e per i secolari, i quali si dimostravano devotissimi » 2 • Grazioso lo stratagemma per ottenere l'intento. L'umile cappuc– cino non si sarebbe mai lasciato, di buon grado, indurre a posare da– vanti a un pittore; lo si ottenne a sua insaputa. Il signor Martin invitava spesso i Cappuccini suoi amici in casa sua. Gli fu mandato, un giorno, anche il padre Ignazio, con l'ordine di fermarsi a pranzo. A mensa lo si dispose in modo che il padre avesse dirimpetto a sè una finestra dalla quale un pittore, nascosto nella stanza attigua, poteva a suo agio contemplare il Beato. Non tornò difficile all'artista eludere lo sguardo del Cappuccino sempre raccolto e legato da un patto speciale con gli occhi! Cosi, acco– modatosi il Padre a tavola, restò servito lui e anche il pittore, che ebbe a disposizione una posa quanto mai al naturale! •. Uno scalpellino scultore Non soddisfatto della immagine stampata, che si distribuiva al popolo, un operaio intagliatore di pietra, devoto del padre Ignazio, si sentì ispirato a riprodurre nel marmo le fattezze dell'amico. La no– stalgia della recente scomparsa, la commozione della gratitudine popo– lare fecero si che il cuore dello scalpellino guidasse la mano con tale perfezione da ottenere un risultato sorprendente! Il padre Ermenegildo, stupito della fedeltà e della finezza del lavoro, volle avere il giudizio di competenti Maestri di scultura, capi della Reale Accademia dei marmi, tra cui il Collino e il Berneri. « Lavoro eccellente! - sentenziarono questi - chi ne è l'autore? ». Udito che si trattava del modesto scal– pellino, signor Messiera, crebbe il loro stupore. « Sappiamo chi è e quanto vale quest'operaio. Crediamo che ne sia l'autore perché lei, padre Guardiano, ce l'assicura. Ma se così è, segnali pure, Padre, tra i miracoli del padre Ignazio anche questo: d'aver aiutato il signor Messiera in un lavoro che naturalmente non avrebbe potuto fare» •. Non ci è possibile studiare le fattezze del nostro Beato nelle sud– dette opere, andate purtroppo smarrite, e che del resto ci avrebbero offerto soltanto il solito mezzo busto. 248