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La pace e la grazia del Signore sia sempre con V. P. mio amatissimo fratello e figlio. Rispondo brevemente alla sua, la quale mi è stata, per una parte, molto grata; ... ma per l'altra parte mi fa molta pena... Le tre lettere al padre Francesco da Verduno sono tra le più lunghe che attualmente possediamo. Questa risposta è dunque breve relativa– mente alle difficoltà esposte dal discepolo e all'affetto del Maestro, il quale insiste ancora sulla preziosità delle croci come segno di predesti– nazione. Mi fa molta pena il vedere che ella si dà alla disperazione. Questo è un gran torto che fa alla divina Provvidenza che la vuole seco in Para– diso per la via più sicura... : fuori di questa strada non so se vi potrà giungere. La P.V.R. ha un segno desideratissimo di predestinazione e si dispera! ... Così, padre Francesco: finiamola una volta! Mi metta sopra le spalle i suoi peccati e io ne sarò mallevadore presso il Signore Iddio. Si lasci guidare dal suo confessore; non creda a sé stesso, poiché è cieco e ignorante. S'umilii avanti a Dio e si confessi indegno di un tanto onore e grazia ben grande... (Lett. V, 7). La terza lettera - ma chissà quante si succedettero nel frattem– po! -partita dal Monte il 22 luglio 1767, raggiunge padre Francesco, Cappellano regio nelle Galere di S. M., a Villafranca di Nizza. Carissimo figlio e fratello in Cristo, Io so che la P.S.R. si è prestato a codesto impiego di grande carità con animo generoso di sacrificare la sua vita. Resto però molto ammi– rato che, sul bel principio, per qualche afflizione che non aspettava, abbia presto perduto non solo il coraggio, ma anche la stessa speranza di sua salute... Vano timore: dico vano timore, perché, per grazia del Signore, Lei non è in stato di tanto temere... Questo è troppo, e né piace a Dio, né piace a me! Che anzi è un segno buono di essere amato da Dio, perché lo fa partecipe del suo amarissimo calice... (Lett. V, 8). Una misteriosa lettera perentoria Misteriosa, perché sarebbe scritta dal padre Ignazio, con tanto di firma autografa, dopo morte! Perentoria, perché decise energica- 242