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« Quand'ecco la fìgliolina che giaceva sulle ginocchia della nonna, pro– ruppe lieta in queste parole: "Nonna, lasciami: voglio camminare! ". E da sola si lanciò in terra e andò da sé girando per la stanza. Osservata da me, dalla mamma, dalla nonna, la piccola Matia apparve perfetta– mente organizzata, sana e ben disposta in tutte le membra. Anzi - ag– giunge ancora Mastro Giulio - la figliala, dopo ricevuta la grazia, rimase più sana delle altre sue tre sorelle, e finora (4 febbraio 1782) non fu più soggetta a verun malore » 21 • Un medico in casa? Viene la curiosità di chiederci se, avendo in casa un distributore così prodigioso di benedizioni, i confratelli del Monte non avessero trovato la panacèa a tutti i loro malanni! No, davvero! Ce n'è garante la Infermeria conventuale sempre abitata da infermi che il padre Ignazio visitava e serviva ogni giorno. Certo, in caso di malattia un po' seria, non vi era frate che non si pro– curasse '1a benedizione del confratello e molti ne costatarono l'efficacia. Ma il Beato, come non lesinava i suoi aiuti di preghiera ai religiosi, così neppure lesinava loro le sue esortazioni aUa pazienza e all'amore sempre più generoso della croce. Il che voleva dire che la sua benedi– zione intendeva aiutare a portarla, la croce, non a scuoterla di dosso. Come, del resto, dimostrava con la sua vita. Adoperò sempre 1a sua stola miracolosa per liberare il popolo da ogni sorta d'infermità; non se ne servì mai per liberare se stesso dai malanni che guariva così facilmente negli altri! È la sorte dei santi. Ad esempio di Bernardetta che, dopo aver scavato la fonte dell'acqua miracolosa di Lourdes, resterà sempre malata, e alla suora che le sugge– risce di ricorrere alla sua sorgente di Massabielle, risponde: « Quella sorgente non è per me! ». Ecco perché padre Ignazio a certi confratelli, troppo solleciti della benedizione, rivela il suo disappunto. Padre Leandro da Luserna, indisposto in una gamba, si raccomanda per lettera alle preghiere e benedizioni del suo caro Maestro. Questi sollecitamente risponde assicurandolo delle sue preghiere; quanto poi 235