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quando veniva disturbato dall'orazione mentale per sentire inezie e debolezze femminili, con tutto che lo molestassero e lo rimproverassero perfino di parzialità, dicendogli alcune che i numeri buoni del lotto li dava solo a chi voleva » (padre Onofrio) 10 • Dovette quindi rassegnarsi a ricantare a tutti il solito ritornello: - E che ne so io di numeri? Non sono mica un giocatore! O più argutamente: - Ecco il mio consiglio: andate a lavorare e guadagnerete certamente! NOTE 1 In questa pdma parte del secolo XVIII, la città nobiliare si va lentamente democratiz– zando nei suoi 58 mila abitanti. Accorrono dalle varie provincie dello Stato ,sardo pochi nobili, molti borghesi, e più ancora i misera– bili. Nel 1740 il numero di questi ultimi è cosi aumentato da impensierire il Vicario della città e da farlo ricorrere a rigorosi prov– vedimenti (dr. CAGNASSO FRANCESCO - Sto– l'ia di Torino, (Milano 1961), pag. 332; LUIGI CIBRARIO, o.e., IV, cap. 3°, p. 532). 3 s. 74. 3 Doc. 191, 13. 18. 30. 40 : nell'intricata questione delle immuni-tà ecclesiastiche, il ca– pitolo che riguardava il diritto di asilo (im– munità focale) ebbe nel secolo xvm vari ri– tocchi e precisazioni. Benedetto XIII, nel 1725, aveva dichiarato quali delinquenti non potessero usufruire del diritto di asilo e aveva prescritto il modo da osservarsi nelle curie ecclesiastiche per la estradizione di tali rifu– giati nei luoghi immuni. In un'Ordinazione del 1728 il Ministro provinciale cappuccino padre Bernardino Ignazio d'Asti, contemplava il caso di un reo, condannato da sentenza giu– diziale al bando o ahl.e galere, che si fosse rifugiato in convento. Dopo tre giorni di tale rifugio, gli si deve intimare cortesemente di lasciare il luogo. In caso di renitenza ,il reo dovrà venir es-tratto a forza; pena la sospen– sione a quel Superiore che non provveda, in tempo debito, alla esecuzione di questa legge nel suo convento; Doc. 201, 5; Doc. 131; S. 120. 129. • S. 135.139. " S. 110. 111. • S. 112. 117; Doc. 247, 57; S. 123. 125. 7 Doc. 247, 57; S. 123. 124; Doc. 257, 13ss. 8 Doc. 165, 24. " Doc. 247, 35-36. · 10 S. 113; Doc. 2 bis, 11 ; Doc. 191, 7. u s. 32. 12 S. 137. 215; Doc. 1 bis, 10; Doc. 247, 42. 1 • S. 182; Doc. 247, 42-43. " S. 118. 123. 137. 207 ; Doc. 247, 41; Doc. 121: Felice Maino. 1 • S. 122; Doc. 247, 45; Doc. 1 bis, 16-17. 70. 10 S. 207. 124-125; Doc. 247, 29. 17 S. 144. 243; Doc. 1 bis, 15; Doc. 247, 30. 31. 51-54. « Sono poche e rare le volte che padre Ignazio sia giunto a predizioni di– chiarate. Ma ciò è seguito all'occasione di es– sere tutto commosso dalle lacrime dei con– giunti di qualche infermo che in lui perde– vano il sostentamento. Questo consta più fa– cilmente da varie lettere di persone che insi– stevano presso di lui nei foro malori» (P. Paolo Francesco) Ecco un altro giudizio di persona compe– tente e prudente, padre Ermenegildo: « Circa il dono di profezia e della manifestazione di cose occulte attribuite al padre Ignazio, io in molte occasioni ho consigliato i Religiosi di non credere così facilmente, massime a certe donniciole e persone volgari, a quel molto che 221
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