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Per soddisfare alla necessità di tutti, il Superiore proponeva alla grande famiglia due mute successive, in modo che una metà dei Reli– giosi potesse avvicendarsi all'altra. Per il primo turno si rinnovava spesso il predicatore, e si preferiva, per ovvie ragioni, un Padre forestiero; per il secondo invece, il predica– tore invariabile era il nostro Beato. Si cercava in tal modo di soddisfare a tutte le necessità e insieme - cosa più difficile - a tutti i gusti. Ma in questa concorrenza di predicatori il padre Ignazio riportava sempre il maggior numero di suffragi! Nonostante il suddetto accorgimento dei due turni di Esercizi, il Superiore del Monte trovavasi ancora nelle angustie per non poter concedere a tutti i richie– denti di venire inseriti nel corso che aveva per Direttore il padre Ignazio. Alla parte di Comunità esclusa da questo turno, si dovette concedere almeno la facoltà d'intervenire, alla istruzione pratica che il Beato teneva ogni sera al suo corso. Così ambedue i corsi, conclude padre Paolo Francesco da Gassino, potevano godere la bella sorte di restar consolati dalla parola del padre Ignazio". Dottrina serafica e umana Questo plebiscito di universale gradimento si rinnovava ogni anno intorno al Beato non solo per il fatto che tutti i religiosi, come abbiamo visto, si sentivano « allettati dallo spirito che parlava in lui » ma anche per sodezza pratica di dottrina, per la genialità dei suoi accorgimenti a non ripetersi, e specialmente per la franchezza apostolica del suo dire. Dalla Sacra Scrittura e dagli opuscoli di san Bonaventura, che du– rante gli Esercizi sfogliava assiduamente, padre Ignazio ricavò la sua dottrina, « soda, chiara e non soverchiamente rigida » (padre Bona– ventura e padre Francesco d'A.): « dottrina serafica e naturale che illu– minava, moveva e attraeva ». Un fratello laico un giorno si chiama umilmente in colpa davanti alla comunità per avere sonnecchiato alla predica del padre Ignazio; il Superiore, imposta la penitenza al dormi– glioso, fa un pubblico elogio alla dottrina del Padre, degna della mas- • • :u; s1ma attenzione . Un uditorio difficile poteva dirsi quello che attendeva ogni volta il nostro predicatore: difficile perché sempre identico, ma anche perché eterogeneo nei suoi componenti-padri anziani, Superiori, fratelli laici, 203
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