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negli ospedali militari, e gli restò sino al penultimo anno di vita, per oltre un ventennio. Quell'ora del pomeriggio domenicale era attesa dai fratelli laici come l'ora della luce. Era la scuola settimanale destinata alla loro cul– tura religiosa, e il padre Ignazio era il maestro nato per questa scuola di teologia ai fratelli laici, occupati tutta la settimana in lavori manuali e affamati d'una verità da affidarsi più alla memoria del cuore che ai raziocini della mente. Il loro Padre ne conosceva bene le esigenze, giac– ché spesso amava introdursi nel loro mondo di lavoro, di idee, di ragio– namenti, e parecchi avevano affidato alla sua guida la propria coscienza. Già sappiamo il sovraccarico di lavoro che attendeva il Beato nelle domeniche. Tutta la mattinata in confessionale; il pranzo spesso ritar– dato e il pasto accelerato per trovarsi, a tutti i costi, pronto per la Dot– trina cristiana che seguiva immediatamente il Vespro delle ore 13,30. Cionostante nessuna stanchezza traspariva in lui. Ritornato fratello tra i fratelli, si dilettava di conversare come uno di loro, lasciava traboccare la piena della sua anima, sì da dissimulare la rigorosa trama logica dei suoi discorsi accuratamente meditati e scritti. Circa una trentina di fratelli laici, dopo il Vespro, si fermavano in coro, disposti in due ali attorno al Padre. Ad essi s'aggiungevano i chierici studenti del Monte; di più quell'uditorio andava arricchendosi, quando più quando meno, di altri intervenuti spontaneamente, con meraviglia dei fratelli, ai quali in particolare era destinata quella scuola. Realmente il più bell'elogio del Padre Dottrinante ci pare questo: che intervenivano liberamente ad udirlo anche -<< soggetti qualificati in scienza e dignità, cioè Lettori (maestri di Filosofia e Teologia), Defini– tori e il Ministro Provinciale », i quali « lo udivano con grande soddi– sfazione, ne godevano, lo lodavano e in fine concludevano: Questa è sapienza dei santi, infusa da Dio attraverso l'orazione » (padre Sta– nislao) u. Quale il segreto per rendersi così interessante? Semplicemente questo: il rivelarsi vero Maestro di spirito, che sa irradiare la luce di Dio attraverso la sua trasparenza di purezza e semplicità. Se manca tale trasparenza, l'oratoria tuona come una nube opaca che intercetta i raggi della parola di Dio. 199
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