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Lo stile e l'uomo Nel nostro Beato già abbiamo visto l'uomo: tempra di eroe umile e ardente. Ebbene, come nel vivere così fu nel parlare. Anima france– scana, il cui bisogno di immediatezza non tollerava fronzoli né palliativi nel pensiero come nelle parole. Se ricordiamo che la dotta oratoria del Settecento conserva ancora la reboanza retorica del Seicento; se consideriamo che padre Ignazio, con la distinta cultura e con lo spirito vivace di cui era dotato, avrebbe potuto indulgere al lusso della moda corrente, noi restiamo presi, osser– vando la realtà contraria nel suo stile, da questa convinzione: ch'egli si sia interdetto di proposito ogni sfoggio di cultura umana. L'amore a san Francesco gli aveva fatto preferire il saio cappuc– cino alla veste talare e all'ampia cappa canonicale; e l'amore alla sem– plicità evangelica gli fece preferire lo stile umile e caldo del popolo a quello ampolloso e flaccido dell'oratoria di moda. « Usino un parlare umile e disadorno, puro e semplice, ma pieno di carità e infuocato di apostolico fervore ». Questa prescrizione delle Costituzioni cappuccine (n. 205) sembra la definizione precisa dello stile oratorio del padre Ignazio. « Le sue istruzioni, benché dotte assai, erano sempre offerte in stile piano e familiare ». Quando discorreva (sic) coi religiosi in tempo di Esercizi spirituali... pareva non sapesse discorrere e s'esprimeva senza ornamento e tessitura di belle parole, pur avendone tutta ,l'abilità. Aveva facondia nel dire, accompagnata da ... fervore di carità 7 • Facondia, chiarezza e ardore: ecco le doti riscontrate più spesso dai confratelli nella predicazione del Beato. E tutti restavano stupiti « della facilità con cui preparava accuratissime Istruzioni, che metteva per scritto ». « Io e gli altri religiosi ci meravigliavamo come padre Ignazio, quasi sempre occupato a confessare o fare orazione, visitare infermi, intervenire al coro, potesse trovare il tempo a comporre le istruzioni...; giudicammo che vi riuscisse con l'impiegarvi il tempo del riposo, e perché avendo la mente piena di buone massime, gli tornasse più agevole e di minor tempo il comporre » •. 197