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Esigeva dai suoi penitenti religiosi la confessione bisettimanale, conforme al prescritto delle Costituzioni di allora; e in questi frequenti e liberi« a tu per tu » li torniva a suo talento, specie per quanto riguar– dava l'obbedienza, la penitenza, la carità. E i frutti di quei colloqui segreti non tardavano a rendersi palesi a tutti; i penitenti di padre Ignazio - fatto notorio nella comunità del Monte - sono un po' diversi dagli altri: « sono gente che corre per la via della perfezione! ». Chi meglio del padre Guardiano può parlare con competenza su questo argomento? Udiamolo: Ho osservato all'evidenza, nel tempo del mio governo, che padre Ignazio comunicava lo spirito d'obbedienza ad alcuni fratelli laici, specie a fra Daniele da Trivero, fra Serafino da Crevacuore, fra Ponziano da Pollone ed altri. E io, per– suaso di ciò, mi prevalevo di costoro, a preferenza di altri, in quante occasioni moleste e faticose occorrevano, nelle quali apparivano obbedientissimi; e non solo a me, ma a tutti i religiosi della famiglia. Cosicché in convento dicevasi a piena bocca: « Chi vuol essere ben servito, vada dai penitenti del padre Ignazio»•. Il Predicatore Perché mai don Maurizio Belvisotti, mente chiara e ottimo predi– catore in patria, dopo aver mutato la talare con il saio cappuccino, non ritenne più opportuno riprendere il ministero della predicazione? Crediamo di comprenderlo rifacendoci a quel culto dell'obbedienza, ritenuta espressione della Volontà di Dio, che guidò tutta la vita del Beato (p. 60). Di più: il novizio di Chieri, fra Ignazio, aveva imparato che la predica tipicamente francescana è quella dell'esempio, prima che delle parole. Nelle Costituzioni cappuccine (n. 205) aveva trovato lo stesso pensiero: Si esortano i predicatori, che cerchino, quanto più possono, d'imprimersi nel cuore il benedetto Gesù... acciocché per ridondanza d'amore, egli sia quello che li faccia parlare... Questi sono davvero i grandi nel regno del cielo, i quali prima operano e poi insegnano e predicano agli altri. Questo era per padre Ignazio il nuovo codice di vita da tradurre in atto, anche nella predicazione. Ecco perché egli sentiva la necessità 195

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