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Più avanti sorgeva la confraternita della SS. Annunziata. Come poteva privarsi di una visitina, almeno qualche volta? « Si fermava alcuni istanti come in contemplazione, poi, fatto un profondo inchino, ripartiva ». Altre volte deve passare nei pressi della « Consolata ». Può uno spillo sfiorare la calamita e non esservi attratto? Era inevitabile entrarvi per un perdono e per la solita provvista di benedizioni che doveva poi distribuire nelle case di Torino. Un istante solo! Sì, ma talora, se non c'era il padre Alessandro a tirarlo per il cappuccio, il fascino della Consolata poteva fargli perdere la nozione del tempo e... del suo viaggio. Fra tutti i titoli con cui si compiaceva di salutare la Madonna, quello dell'Immacolata Concezione entusiasmava di più la sua anima francescana. Era il titolo di gloria singolare sia per la Vergine SS., sia per l'Ordine francescano che ne aveva difeso il privilegio e diffusa la devozione. Il Beato fu instancabile in quest'opera di apostolato ma– riano. Quanti ricorrevano a lui per un consiglio o per una grazia, veni– vano immancabilmente impegnati in qualche atto di ossequio alla Vergine Immacolata: un rosario, spesso una novena; dopo di che la benedizione sarebbe arrivata con l'Angelus di mezzodì, sulla famiglia inginocchiata a salutare la Vergine. Nelle lettere di risposta alle richieste di benedizioni, il nostro cava– liere mariano era sollecito di indirizzare la fede degli infermi, non alle sue preghiere - in cui confidavano i devoti - ma al solo patrocinio dell'Immacolata. E per legarli meglio a questa devozione, distribuiva numerosissimi brevi o brevetti della Concezione (striscioline di carta su cui era stampata una breve invocazione all'Immacolata). In tal modo l'umile fraticello, mentre inculcava una fiduciosa devo– zione mariana, era felice di far scomparire, sotto il manto della Ma– donna, l'effetto prodigioso delle sue benedizioni 10 • l s. 35. 37. 109. 2 S. 216. 3 S. 209. • S. 71. 209. NOTE • Doc. 191, 17; Doc. 64: ~< Ogni sera nel– l'essme di coscienza trovs sempre più debiti che crediti»; S. 241. 242. " S. 71. 189