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vano inebriato col fascino di Maria: erano bellissimi fioretti, e tributi d'amore alla Madonna. Salutare la Regina del Cielo al suono delle ore o dell'Angelus; reci– tare un'Ave a mani giunte, prima di prendere il bicchiere, come per chiedere alla mamma di essere da lei dissetato; il digiuno e la disciplina ogni sabato erano pratiche ormai troppo legate alla sua devozione mariana. La gioia con cui s'impegnava ogni volta rivelava uno sfogo d'amore. Si osservò ancora che la corona del rosario appesa al cingolo, non la lasciava tintinnare a vuoto: « la teneva abitualmente tra le mani~ sia che fosse in convento o fuori di convento ». Ben lo sapeva il padre Alessandro, compagno del Beato per le vie di Torino. I loro passi si scandivano sul ritmo delle « Ave Maria », che innumerevoli fiorivano sulle loro labbra e lasciavano nell'anima come la soavità di una carezza materna". Il cavaliere dell'Immacolata Nel secolo precedente, era rimasto celebre a S. Maria del Monte il nome d'un fratello laico, fra Vittore da Vigone, devotissimo dell'Im– macolata, e iniziatore dell'associazione dei Cavalieri della Madonna, che reclutò tra le firme degli « impegnati » anche quella del Cardinal principe Maurizio di Savoia, dell'Arcivescovo Antonio Provana, del Nunzio pontificio Caffarelli e di altri Principi e Cavalieri della Corte di Torino 15 • Il nostro Beato, pur senza quel titolo e con attività diversa, diede incremento dal Monte alla devozione della Vergine Immacolata, con la predicazione ardente, con le sue benedizioni e visite agli infermi. Percorrendo la città di Torino, per le richieste dei suoi devoti, padre Ignazio non ha mai tanta fretta da interdirsi una tappa o due in qualche chiesa o cappella di sua speciale devozione. All'ingresso di Torino da Porta Po, presso la ricevitoria del Dazio, era d'obbligo una capatina presso il signor Felice Maino. Padre Ignazio vi sostava per prendere informazioni sulle vie della città che avrebbe dovuto percorrere, ma anche perché vi era là una cappella della Beata Vergine, ed egli doveva richiedere grazie alla sua Dispensiera. 188

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