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la risposta dell'infermo fu un improvviso ceffone! Il Beato non cessò di sorridergli per un tale regalo; anzi, per essere pienamente conforme al Vangelo, voltò l'altra guancia e disse: « Per favore, fratello, ancor un altro qui». Ciò commosse non soltanto i religiosi presenti, ma anche il povero infermo 2 • Ultimo tratto di conformità con Cristo: l'insulto alla sua carità. « Seducit turbas » - è un sobillatore del popolo! Anche quest'accusa ebbe a gustare il mite fraticello da parte di alcune persone, cui forse non garbava tanto il suo zelo e la sua popolarità. Per vero il gruppo esiguo di costoro di fronte al coro dei devoti immensamente superiore per numero e qualità, non ha importanza. Pure non dovette mancare anche questa spina alla corona del padre Ignazio. « Il padre Ignazio sapeva che in Torino era da alcuni tacciato di fanatico credenzone; mai ne fece alcun lamento, né mai cambiò per questo il suo tenor di vita » •. La sete della croce Le contrarietà della vita sono come il soffio di vento che spegne la candelina e fa avvampare l'incendio. E vero incendio di carità era la vita del padre Ignazio che nelle quotidiane penitenze non sentiva smorzarsi il fervore, anzi avvampava del desiderio di nuovi sacrifici. Senza questi la sua vita si sentiva vuota e malsicura; mentre il desiderio di essi era la sua sete inestinguibile ma rassicurante. Lo confessò egli stesso al padre Guardiano: se c'era una pena che lo facesse soffrire nell'anima, era questa: « il non avere croci da por– tare; sebbene gli altri confratelli gliene riconoscessero parecchie e croci assai pesanti >~. Assillato da questo tormento, bussò un giorno alla cella del Supe– riore, che ci riferisce il fatto, e dopo essersi lamentato che al Monte non trovava più la croce, chiese, per carità, che gli si facesse cambiare resi– denza e trovare un luogo dove avesse qualcosa da soffrire. Io gli risposi che portasse la croce dell'obbedienza senza cercare altro, per– suaso come ero che i suoi attuali e abituali patimenti, erano tali da far compas– sione a tutta la famiglia religiosa •. 181