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CAPITOLO QUINTO I SUOI AMORI Come Francesco Fin dagli anni del suo magistero a Mondovì, noi abbiamo potuto riscontrare nel Beato un maestro geniale di spiritualità tipicamente francescana. Non torna difficile quindi intuire quali fossero i suoi amori preferiti: i misteri cristiani che facevano vibrare di maggior tenerezza l'anima di san Francesco d'Assisi: il Bambino di Betlem, il Crocifisso, l'Eucaristia e la Vergine Immacolata. Misteri diversi nella loro formu– lazione logica, ma uniti nella loro sorgente teologica, come raggi di una circonferenza che convergono nell'unico centro: la carità di Dio per noi, ossia, con terminologia paolina: « Il mistero di Cristo in noi» (Colos. l, 26-27). Nel contemplare assiduamente questo mistero, padre Ignazio ci ap– pare tutto permeato di devozione francescana, e plasmato sullo spirito delle Costituzioni cappuccine, che presentano Cristo, povero e croci– fisso, come incarnazione dell'amore di Dio per noi. Il Serafino d'Assisi vede concretizzato questo amore, massimamente in tre direttive: Estremo di umiliazione: Incarnazione, Betlemme. Estremo di sacrificio: Passione e Calvario. Estremo di carità: Eucaristia e Tabernacolo. Raccogliamo dalle testimonianze dei Processi le prove d'una vita, che sui rami dei suddetti misteri schiude il fiore della sua devozione e matura i frutti delle sue virtù. 178
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