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« Benedicite, padre Guardiano, vado io! ». E, caduto in ginocchio sotto l'ampio segno di croce del Superiore, eccolo trotterellare per la spirale del Monte, infilare Porta Po, scomparire in Torino. Al letto dei malati il tempo non contava più. Per riguadagnare il Monte prima che il rastrello inesorabile di Porta Po lo blocchi in dttà, il compagno di viaggio deve strapparlo a forza dalla folla e ricordargli che il sole al tramonto non aspetta. Fra Innocenzo da Veglio, altro compagno del Beato, attesta: Era tant.a la devozione che gli avevano, che, al vederlo, gli si a,ffollavano :attorno per chiedergli la benedizione prostrati ai suoi piedi; ed erano in tal numero da non lasciarlo più andare avanti. Gli ho veduto pure il mantello tagliato in tre o quattro posti dalla devozione del popolo. Ma nonostante il richiamo del compagno, gli arresti imprevedibili tra la gente che supplica sono inevitabili. La Porta Po chiuderà il suo rastrello imprigionando i dµe frati in città. Per fortuna, il padre Guardiano non si preoccupa se non vede arri– vare i due vecchietti al Monte. Si ·sono già intesi. C'era in Torino un Ospizio cappuccino che serviva da succursale in caso di necessità; oppure, se il giro dei due pellegrini della carità li porta vicino al Po, c'è la casa ospitale del gabelliere signor Martin, che ha ottenuto dal padre Superiore di poter dare asilo ai due frati trattenuti in Torino o dal maltempo o dalla notte 11 • Queste corse per Torino s'infittiscono col crescere degli anni. Il povero frate, nel rifarsi la strada che dalla città sale al Monte, sente via via più rigonfiarsi le vene varicose, e dolergli terribilmente i calli. Ma non si dà per vinto. A metà del viale di olmi che porta al suo convento, padre Ignazio s'arresta davanti a una nicchietta infissa al muraglione di cinta; ha il fìato grosso e per riprender forza, punta il bastoncino in avanti, afferra la crocetta dell'impugnatura, solleva lo sguardo alla statuetta della Madonna che, a quell'ora, sta per scompa– rire nell'ombra, e va sillabando la invocazione incisa sul marmo: O Maria, Regina gloriae - domum rege Sabaudìae. O Maria, Mater Domini, - urbem fove Taurìni. O Maria, gratia plena, - nos libera ab omni poena. 133
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