BCCCAP00000000000000000000795

Dovremo rinunciare d'ora in poi a seguire questa vita nella sua successione cronologica e topografi.ca, che non avrà grandi varianti. Non più cariche ufficiali rilevanti: Padre semplice, sperduto fra l'ottantina di frati del Monte, lui il più piccolo, il più silenzioso e nascosto, ma ricco di splendore, che presto irradierà dal suo nascondiglio e trarrà folle di gente al Monte, riconosciuto come il Calvario e il Tabor del padre Ignazio. Resta difficile per la storia - anche se autorizzata a valersi dei diritti dell'agiografia - analizzare e definire in termini correnti i segreti più profondi della grazia; sono un po' come quelli dell'arte: impon– derabili sulle bilance ordinarie. Ma, per nostra fortuna, sopra quest'ultimo periodo di vita del beato Ignazio hanno puntato di preferenza il loro obiettivo la massima parte delle testimonianze dei confratelli, che al Monte condivisero col Beato il pane quotidiano e respirarono il profumo delle sue virtù per dieci, quindici, anche vent'anni consecutivi. Costoro ebbero agio di osservare, parlare, trattare con il loro con– fratello che volgeva al tramonto, e, appena scomparso, si diedero pre– mura di fissare per scritto, convalidandoli con giuramento, i cari ricordi che, come avviene, nella nostalgia della scomparsa, si accumulano, si riconnettono, si purificano, si illuminano a vicenda. L'affetto per il venerato confratello li rese talora fotografi della sua persona; talora registratori della sua voce! Allo storico non resta, in tal caso, che spigolare e selezionare queste voci secondo le esigenze dello schema agiografico. Con questo vantaggio di darci un padre Ignazio vivo, palpitante, bene stagliato nelle sue fat– tezze caratteristiche, atte a definirci il Beato non solo nel suo genere prossimo che lo accomuna a tutti i buoni religiosi, ma nella sua diffe– renza specifica che lo contraddistingue da tutti i confratelli. Vita al Monte Il convento del Monte, come Casa-madre della Provincia, doveva essere la sede dei religiosi più qualificati e più esemplari nella vita cappuccina. 128