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alla Corte e all'assistenza spirituale dei soldati, quali erano i Cappellani cappuccini. L'Arcivescovo di Torino, inoltre, aveva ottenuto un'estensione ancor più ampia di queste esenzioni dalla giurisdizione episcopale•. Ora il Vescovo di Asti, mons. Felizzani, non ancora a conoscenza dei suddetti decreti, credette usurpati i suoi diritti di Pastore dai Cap– pellani che, senza previa sua licenza, amministravano i Sacramenti nella sua Diocesi. Di tale supposta usurpazione il Vescovo si mostrò non poco risen– tito, e citò tutti i Cappellani militari cappuccini a comparire in Curia per giustificare il loro operato... Primo tra tutti doveva presentarsi, naturalmente, il Cappellano-capo. Padre Ignazio non esitò: comparve umilmente, ossequiò il Prelato il cui aspetto corrucciato annunziava un'atmosfera tempestosa. Davanti a quel fraticello minuscolo e bonario, il Vescovo si sentì in diritto di dare libero ·sfogo allo sdegno lungamente represso, e non lesinò aspri rimproveri. Come l'albero sta mogio mogio sotto la grandine, cosi l'umile Cap– puccino ricevé tutto con pazienza senza un movimento e senza aprir bocca; lasciatolo sfogare sino alla fine, s'alzò, ripeté il riverente inchino al Prelato e usci dall'udienza. Nella sala d'attesa trovò i confratelli impa– zienti e sconvolti per questi scoppi temporaleschi che erano risuonati anche al di fuori. Essi erano sconcertati anche per il loro ambasciatore che, muto come un pesce, s'era sorbito quei rimproveri come un reo colto in flagrante, senza nemmeno accennare a una giustificazione. Ma il suo volto sereno e un cenno della sua mano li richiamò tutti a seguirlo: non occorreva più dire altro! Si convinsero infatti che quella divergenza doveva appianarsi senza parole, in un clima più temperato. Padre Ignazio con il suo tacere, aveva dato la risposta più bella, più dignitosa, e anche la più efficace. I Cappellani, dice compendiosamente il documento, ritornarono al loro impiego di prima. Rasserenatasi infatti l'atmosfera, il Vescovo venne a conoscere ciò che prima ignorava, e non solo si rappacificò, ma riportò grande ammi– razione per la invitta fortezza dell'umile Cappuccino che, sicuro del suo 121

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