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nostri Cappuccini morirono in questo impiego », e il loro nome resterà forse segnato solo nei registri del cielo, e in qualche archivio conven– tuale•. Fra tante peripezie padre Ignazio fu veramente in capo a tutti per la eroica dedizione e noncuranza del pericolo. Il Cappellano-capo era anche l'infermiere instancabile, che non rifuggiva dai servizi più umi– lianti e rischiosi. I confratelli giudicarono la sua audacia eccessiva, e lo ammonirono di risparmiarsi un poco, per non finire i suoi giorni tra i contagiati. A questa prospettiva l'eroico cappuccino sorrideva: « Troppo bella sorte, perché abbia a toccare a me! ». Pareva avesse ricevuto la garanzia dell'immunità; a chi lo consi– gliava di aversi riguardo, immancabilmente rispondeva: « Non c'è pe– ricolo! ». Non erano di questo parere i confratelli, i quali attestarono che l'incolumità del padre Ignazio fra tanti stenti e pericoli ha del sovrumano. « Sarà come Dio vorrà » A Vinovo, mentr'era di servizio il nostro Beato, era caduto amma– lato di febbre infiammatoria il Direttore stesso dell'ospedale, dottor Communeau. Nella confusione di tanti malati, sbagliata la diagnosi, gli era stata somministrata una medicina dannosa. Al terzo giorno il malato si trovava agli estremi. Un consulto con il dottor Adamo, medico personale del Re, non aveva più lasciato alcuna speranza.« Quest'uomo è spedito: non arriverà più a domani». I mez– zi umani erano dunque falliti; i medici dell'ospedale si prospettavano già 1a triste situazione per il decesso del Direttore. Ma presente al consulto era pure il padre Ignazio, e la sua presenza era un richiamo a una potenza superiore. Or mentre i medici scioglie– vano la seduta scotendo il capo, il dottor Negroni disse al Padre: « Vede, Padre; non c'è più speranza umana. Solo lei può rimediare a questa situazione disperata! E lo deve fare: per il nostro ospedale e anche per la famiglia dell'infermo è necessario che il nostro Direttore viva ancora ». « Io? Ma chi son io? Beh, sarà quel che Dio vorrà » balbettò lasciando capire che non rifiutava di fare la parte sua. 119