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seguita dai titoli che comparivano da ormai 13 anni sotto il nome dei suoi novizi: P. Ignazio da Santhià, Vicario e Maestro. Poi, ritiratosi in cella, preparò la sporta da viaggio e si congedò dal suo caro Noviziato. Il giorno seguente (30 settembre 1744 ), si decideva, nei pressi di Cuneo la storica battaglia di Madonna dell'Olmo; le truppe sarde dovettero ritirarsi davanti ai Francesi, calati dall'Argentera in valle Stura. Per i paesi vicini era un rincorrersi di notizie sensazionali: morti, feriti, nuovi assalti dei nemici in casa... L'umile Cappuccino, che s'è rimesso in istrada per fare la ottantina di km. Mondovi-Torino, non si preoccupa delle notizie di guerra. Sta pur lui battendo la ritirata dal suo campo di lotta, dove aveva riportato tante vittorie! Con la sporta infilata al braccio, e la corona fra le dita, egli va, scalcagnando nei suoi rozzi sandali, verso la nuova destinazione. Giunto a Torino, si presenta al Monte per il cambio di guardia. Benché :fiaccato nel corpo, il suo spirito è cosi vivace e generoso che i Superiori non esitano a lanciarlo ancora nella mischia di una guerra. Aveva servito nel silenzio di Maria; ora deve attendere al ministero di Marta per seguire Cristo in vita mista (cioè contemplativa e attiva) , come ordinano le Costituzioni cappuccine (n. 209). Interludio storico Il 1700, scrive Cesare Beccaria, fu il secolo delle successioni con– trastate fra le grandi dinastie. Se per le piccole successioni delle Fami– glie regnanti italiane bastava la diplomazia, per le più grandi europee furono necessarie le guerre. Le quali, si sa, come una bufera, travolgono nella mischia prima gli Stati maggiori, poi, nel loro risucchio, coinvol– gono anche i minori. In Piemonte, in seguito all'abdicazione di Vittorio Amedeo II Re di Sardegna (1730), era succeduto al trono suo :figlio Carlo Ema– nuele III. Il nuovo Re si distinse per saggezza e bontà, in un regno relativamente pacifico e fortunato. Si trovò nondimeno immischiato in due guerre di successione: la polacca e l'austriaca. 114