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non gli fu concesso altro tempo che quanto bastava al parroco di Berzo per presentarlo ai fedeli e a lui per inserire nell'itinerario verso la sua destinazione una sosta a Niardo (3). A Cevo l'attendeva un sacerdote, che, per la statura spirituale e certe consuetudini di vita, ci ricorda il primo parroco del santo Curato d'Ars. Don Francesco Codenotti vi si trovava dal 1854 ed era noto « per la sua fervente pietà e per il suo spirito caritativo. In tempi assai tristi per scarsità di cibarie, dovuta allora alle frequenti carestie, egli faceva pervenire ogni anno d_alle sue tenute di Gussago del gra– noturco per sfamare quella povera gente e specialmente nel critico periodo invernale era una teoria di povera gente che attendeva ogni giorno alla porta della canonica la sospirata fetta di polenta ancora calda e fumante» (4). Appena conosciuta la sua destinazione, il Beato si affretta a scri– vere al suo primo parroco, rispondendo a una sollecitazione giuntagli giorni prima. Questo foglio, che nella sua prima stesura è giunto fino a noi, è un documento preziosissimo, non solo perchè è l'unico del genere, ma perchè è il solo capace di alzarci il velo sul mistero inte– riore di chi lo scrisse: il Beato parla di sè, del suo carattere, delle sue tendenze _con parole finalmente sue. La lettera non ha nè data nè indirizzo, ma non è possibile sia stata inviata ad altri. Noi la ripor– tiamo nel testo più chiaro possibile, evitando le diverse correz1om autografe della stesura originale. 1 - Lettera a don Codenotti « Mi immagino che Ella in tutti questi giorni avrà aspettato qual– che mia risposta, ma solo iersera avendo avuto risposta certa non ho potuto scriverle prima di oggi. I miei superiori conforme il suo volere mi hanno destinato a suo coadiutore ed io, massime a quello che ·me ne dicono i miei compagni, sono assai contento, nella ferma fiducia di trovare in lei continuata quella buona direzione ed incitamento che ora sta per mancarmi e che è pur tanto necessaria nei primi anni. Ma un altro pensiero funesta non poco questa mia contentezza e (3) Il B. celebrò a Berzo dalla mattina del giorno quattro alla mattina del sette. Cfr. APB., « Registro delle Messe», giugno 1867, Il giorno otto celebrò a Niardo. Cfr. APN., « Registro delle Messe », giugno · 1867. (4) MuRACHELLI P. FELICE, L'Italia, ed. di Brescia, 18.4.1942: « Anclze i Cappellani avranno in cielo ttn santo Patrono »? -72-
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