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V • Vicario Coadiutore a Cevo (9.6.1867 - ottobre 1869) Lettera a don Codenotti - Il nostro santo don Giovanni - La preghiera di un serafino - Fervori d'apostolo - Angelo di bontà. Il regolamento della Pia Unione, esortando gli ascritti ad accettare volentieri le disposizioni del vesç__ovo, invita a fare questa riflessione: « Per preparare l'animo anche ai sacrifici grandi che domandasse la loro destinazione, sia per il luogo sia per i disagi e le fatiche, i preti di buono spirito traggono coraggio e spirito di abnegazione anche dalla considerazione dei sacrifici cui si consacrano tutti i missionari nelle missioni esterne, in confronto dei quali le nostre fatiche e privazioni compariscono quasi un nulla » (1). Secondo il costume di allora i neosacerdoti non dovevano atten– dere molto la loro destinazione. Nello stesso giorno della ordinazione, · quando le mani profumavano del sacro crisma e l'anima era colma di gioia spirituale, il vescovo diceva la sua volontà, pronunciando un nome, e il neoordinato baciava l'anello e partiva per il suo primo cam-, po di lavoro. Il nostro Beato infatti, che celebra la sua prima messa al paese il giorno quattro, il nove giugno, festa della Pentecoste, canta la sua prima .messa a Cevo in Valsaviore « per sè e per i suoi cari » (2). Era camuno e doveva esercitare il ministero nella sua valle, ma (1) I, p. 15. (2) MuRACHELLI P. FEucE, L'Italia, ed. di Brescia, 5.3.1953: « Gli operai della t1igna della chiesa bresciana - Impressioni da un t1ecchio diario parrocchiale». -11-

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