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Una messa celebrata male o indegnamente! Il Beato ne avrà sempre il terrore. Quando, già lontano dai giorni della sua ordina– zione, noterà di aver lasciato anche solo una genuflessione o un in– chino egli non oserà tornare all'altare senza prima essersi amara- .mente pentito e confessato, e la sua sensibilità per l'eucarestia, ,già grande e ardente fin da questi anni, andrà aumentando e diverrà amore consumante, trepidazione tormentosa (22). Come sarà stata la sua . anima il giorno della prima messa a Berzo? Non sappiamo, né lo potremmo sapere. Di tutto il suo tu– multo interiore non resta alla storia che la testimonianza della pic– cola Marta Bersi, che da una finestra della casa guardava il corteo: « Lo vidi con gii occhi bassi»: quasi chiusi, calati su l'anima a na– scondere il mistero di Dio (23). 9 - Riorganizzazione della sua giornata Dal giorno della sua ordinazione don Giovanni Scalvinoni di– venta più geloso risparmiatore del suo tempo e ancor più attento custode del suo spirito. Finiti gli studi, libero di se stesso, senza vincoli e senza obblighi, dopo le necèssarie visite ai parenti, eg~i si raccoglie in se stesso ed esamina con maggior calma la. sua nuova condizione. Pose davanti a sè il nuovo regolamento spirituale che, modellato su gli orari del ·seminario e approvato dal suo direttore, scende a con– siderare e a vincolare ogni momento della giornata. Nel fervore di quei giorni avrebbe voluto introdurre altre norme, ma si limitò al– i' essenziale, memore dell'ammonimento di S. Alfonso: « lo esigo poche cose, ma costanti» (24). Accanto agli impegni giornalieri, che sostanzialmente restano quelli del primo orario, ma accentuano in modo significativo la sua pietà eucaristica e la volontà di vivere alla presenza di Dio, il Beato stabilisce le pratiche settimanali, mensili e annuali. Ogni settimana aveva due giorni di impegno particolare: il venerdì e il sabato, rispet– tivamente ad onore della passione e di Maria. Per Gesù paziente e morente egli fissa diverse mortificazioni e penitenze, mentre per la (22) 1, p. 35: Severità del conto per la santa messa. (23) P., p. 135, 58. (24) I, p. 36. - 67 -