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A confermarsi in questa sua rinnovata volontà di annièntamento e di sublimazione, scriverà presto nel diario le parole dei suoi santi maestri: « Chi non cerca la croce di Cristo neanche cerca la gloria sua» (16). « Non ti dar a credere, che il piacere a Dio consista in far molto, ma quello che fai, fallo con pura e retta volontà, senza proprietà e rispetti umani» (17. E si decise a realizzare, momento per momento, il pensiero di S. Francesco di Sales: « La purità di intenzione è un piccolo.raggio di paradiso, dove Dio è il tutto » (18). 8 - La sua prima santa messa Prima di lasciare il seminario il B,eato aveva composto,. sotto il controllo del suo direttore spirituale, un nuovo orario giornaliero. Alla santa messa stabiliva di prepararsi in questo modo: « Andato in chiesa, adorerò il ss. Sacramento, lo ringrazierò dei suoi benefici, gli domanderò perdono dei miei peccati recitando in me l'atto di contrizione e proposito, e mi offrirò a Lui domandandogli per i me– riti di Gesù Cristo aiuto per ben celebrare». Subito dopo questa nota aggiunge: « Dirò la santa messa con la maggior devozione e riverenza » (19). Egli viveva la sua giornata come il sacrificio continuato di se stesso in preparazione e ringraziamento del sacrificio mattutino di (16) I, p. 54, n. 32. (17) I, p. 54, n. 21. (18) I, p. 26, n. 31. Tra i diversi brani da lui inseriti ·nel diario, crediamo opportuno, per dire dei suoi sentimenti in quella occasione e ogni volta che si accostava all'altare per la celebrazione, riportare il tratto seguente: « Domfne, non sum dignus etc. Benchè egli po– trebbe guarirvi con una sola parola, pure tanta è la sua bontà che vuol venire in persona a voi; quindi anche voi offritevi intieramente a lui e al suo servizio. Intendete di celebrare in memoria della sua Passione per essergli grati delle sue pene ed ottenere di imitarlo nel patire. Andando all'altare e discendendo dal medesimo e al Memento invocate di cuore l'aiuto del Signore. Attendete al senso delle parole. Dite il Benedicite con grande affetto: quanto è maggiore la grazia fatta a voi che non a quei tre fanciulli e voi ne siete meno degno. Domandate con fiducia. Un re quando fa l'elemosina, la fa da par suo. Pregate quindi che onori il suo santo Corpo e con esso toccando il vostro vi renda casto; onori la sua anima e con essa santifichi la vostra; onori la sua Divinità - [Jeus caritas est - e vi accenda del suo amore. Offritevi intieramente a Lui anima e corpo con 'propositi di servire a Lui solo. Pregatelo che partendosi da voi sacramentalmente vi dia la sua benedizione e vi rimanga sempre con la sua grazia. Ringraziate i vostri Avvocati dell'aiuto loro e pregateli aflinchè vi mantengano il frutto. Custodite il frutto fra il giorno con l'osservanza di un metodo di vita. La visita a Gesù sacramentato e la devozione a Maria, Madre di quel Gesù che ricevete nella santa Messa, siano le due pratiche che vi dispongano al santo Altare. S. Alfonso diceva ai suoi giovani: 'Io esigo poche cose, ma costanti ' ». I, p. 35-36. (19) I, p. 21, n. 4-5. -65- 5 - Beato lnnocenz()
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