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-61 - (can. 707 § 1) e dalle Pie Unioni che hanno quello dell'esercizio di qualche opera di pietà o di carità (can. 707 § 1). Tutti i Terzordini vengono posti, per loro stessa natura, sotto la direzione - sub moderatione ·- di un Ordine regolare primario. Rimangono però anche sotto la vigilanza dell'Ordin.ario del luogo (can. 690), almeno in linea generica, dovendosi al riguardo tener conto di particolari privilegi, ad esempio circa la visita dell'Ordi– nario del luogo, ecc., concessi ai singoli Ordì.ai e che, in forza del can. 4, non sono stati abrogati (13). La dipendenza da un determinato Ordine Regolare fa sì che i terziari più sicuramente e con maggior efficacia possano raggiungere la perfezione cristiana secondo lo spirito del medesimo Ordine. Pro– prio per questa dipendenza essi vengono posti sotto la giurisdizione non della S.C. del Concilio, come i pii sodalizi, ma della S.C. dei Religiosi (can. 251 § 1). La perfezione cristiana essi devono sforzarsi di raggiungerla con l'osservanza esatta e fervorosa dei comuni precetti di Dio e della Chiesa, e con l'osservanza di una particolare Regola per essi appro-. vata dalla Santa Sede. E sono queste Regole che dànno ai singoli Terzordini la loro caratteristica spiritualità, e formano altresì, as– sieme a Statuti e norme di varia estensione, le fonti della particolare legislazione di ciascuno di essi, mentre per il comune substrato nor– mativo essi vengono regolati dai canoni riguardanti le associazioni dei fedeli in genere (can. 684-699) e da quelli relativi ai Terzordini in ispecie (can. 702-706), escludendo che ad essi possano essere appli– cati i canoni che trattano delle confraternite e delle pie unioni {can. 707-725). 38. - Terziari congregati e terziari isolati. ,-- Se un Terzordine .secolare vien diviso in più associazioni, ognuna di questa legittima– mente costituita si chiama sodalizio di terziari (can. 702 § 2) ed i membri ad esso ascritti si dicono terziari congregati. Può darsi però che un fedele sia ascritto ad un Terzordine secolare senza apparte– nere ad un sodalizio; si hanno allora i terziari isolati. È da notarsi tuttavia che la condizione dei terziari isolati non forma .l'ideale e (13) Cfr. VROMANT-BoNGAERTs, De fidelium associationibus, p. 78.
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